IL MEMORIALE ITALIANO DI AUSCHWITZ DEVE ESSERE
RIAPERTO!
NO ALLA CANCELLAZIONE DELLA MEMORIA DEI
DEPORTATI ITALIANI
Riportiamo il comunicato dell'ANED e l'Appello
dei ricercatori dell'associazione Gherush92
Pubblichiamo
integralmente il testo di un comunicato diffuso nella tarda mattinata del 21
ottobre 2014 dall'ANED.
La
direzione del Museo statale del Lager di Auschwitz ha disposto dal luglio 2012
la chiusura del Blocco 21 del Lager che ospita il Memoriale ai deportati
italiani realizzato per conto dell’Associazione degli ex deportati nel 1979
rendendolo inaccessibile al pubblico, e oggi ne ha ordinato lo smantellamento.
Si tratta di un’eccezionale e innovativa opera d’arte, forse la prima
multimediale contemporanea, frutto dell’ingegno e della passione di uomini di
indiscusso valore internazionale, come Primo Levi, Lodovico Belgiojoso, Luigi
Nono, Nelo Risi, Pupino Samonà e altri.
L’Associazione
che riunisce gli ex deportati, i familiari dei deportati uccisi e chi intende
salvaguardare la memoria della deportazione denuncia che nessuno
dei governi che si sono succeduti dal 2008 a oggi ha ottemperato all’elementare
dovere di difendere quell’opera d’arte,
rilevante bene culturale che ha onorato l’Italia nel mondo, dal tentativo di una
prevaricazione politica su un’opera di cultura. Una prevaricazione tanto più
grave, in quanto attuata da un paese nostro partner nell'Unione Europea.
La
libertà di pensiero e di espressione di cui godiamo nel nostro paese e in Europa
discendono anche dal sacrificio e dal martirio degli 8000 ebrei e dei 32000
uomini e donne italiani deportati perché oppositori del fascismo e del nazismo,
ma l’Italia nulla ha fatto contro una violazione dell’espressione artistica e
della verità storica proprio là dove tanti deportati hanno sofferto e sono stati
uccisi.
L’ANED,
proprietaria esclusiva del Memoriale, ha rigettato e rigetta con riprovazione
ogni tentativo di riscrivere la storia e ogni ipotesi di censura
dell’opera,
che va salvaguardata nella sua integrità, nel rispetto del progetto
originario.
Preso
atto con indignazione ed enorme rammarico dell’impossibilità indisponibilità
della Direzione del Museo di Auschwitz di continuare a accogliere il Memoriale
italiano proprio mentre si preparano le celebrazioni del 70° della liberazione,
l’ANED ha in corso avanzati negoziati con la Presidenza del Consiglio, con la
Regione Toscana e con alcuni Comuni per salvare il Memoriale trovandogli una
nuova dignitosa collocazione in Italia, dove possa continuare a testimoniare la
Memoria della Deportazione ed essere meta di pellegrinaggi, soprattutto da parte
di scuole di ogni ordine e grado.
Rispettando
i tempi imposti dalla direzione del Museo, che ha disposto lo smantellamento
dell’opera entro il prossimo mese di novembre, l’ANED
conferma che entro fine ottobre deciderà tra le diverse opzioni, con l’obiettivo
di riallestire ed esporre nuovamente al pubblico l’opera al più presto, e
comunque entro il 2015.
L’Aned
rivendica il diritto dell’Italia a mantenere anche in avvenire una propria
installazione al Blocco 21 del campo di Auschwitz e conferma il proprio
inalienabile diritto di concorrere alla progettazione e alla realizzazione del
nuovo allestimento, nel ricordo di tutti i deportati italiani.
La Presidenza Nazionale dell’ANED